Ilaria Solazzo, blogger e giornalista pubblicista ha intervistato il famoso rapper Momkong – 20 MAGGIO 2022.
Momkong pseudonimo di Mohammed Ighoubriouen, è un cantante di origine algerina, nato a Tizi-Ouzou il 3 settembre 1996, sotto il segno zodiacale della Vergine. Alto un metro e settantacinque centimetri, pesa circa settanta chili, ha occhi e capelli castani. Ama scrivere storie di vita comune in cui ognuno si può rispecchiare e riconoscere nella quotidianità. L’artista Mom ama creare canzoni che attirano l’attenzione degli ascoltatori affinché quel testo possa ricordare la loro storia. Su instagram vanta, ad oggi, ben 60 mila follower.
“La vita vale sempre la pena di viverla, col sorriso sulle labbra e se c’è l’amore vale ancora di più”. cit. Momkong.
INTERVISTA
ILARIA – Presentati brevemente ai lettori…
MOMKONG – Sono italo-algerino. Quando ero piccolo mio padre decise di spostarsi in Italia per lavoro. Io rimasi in Algeria con mia mamma e mia sorella fino al compimento dei miei 6 anni. Nel 2002 decidemmo di raggiungere mio padre a Monesilio (Cn). Iniziai a frequentare la prima elementare in Piemonte, insieme a mia sorella. Mia sorella nonostante fosse più grande di me di un anno entrò nella mia stessa classe a causa del problema linguistico. Alle superiori io e lei optammo per percorsi differenti, lei scelse il liceo scientifico, mentre io ottenni la qualifica di metalmeccanico dopo i primi tre anni di studio. Mia sorella dopo il liceo partì per Parigi per proseguire lì i suoi studi in giurisprudenza. Mia madre, grande donna e lavoratrice, si è sempre adoperata per la famiglia lavorando in qualità di assistente agli anziani per varie case di riposo, pur di non farci mancare mai nulla… oggi, finalmente si gode un po’ di meritato riposo. Mio padre, invece, lavorava e lavora tuttora alle Pietre di Langa.
ILARIA – Hai un nome d’arte inusuale, che lascia il segno… lo hai ideato tu?
MOMKONG – No. Il mio nome d’arte è stato inventato da due miei amici. “Mom” è l’abbreviazione del mio soprannome “Momo” e “Kong” deriva dal film “King Kong”, perché dicono che quando mi incazzo prendo le sue sembianze. (Ride).
ILARIA – Quando hai scelto di trasformare la tua passione per la musica in una professione?
MOMKONG – Ho scelto di trasformare la musica in professione quando ho saputo che il mio sogno poteva diventare realtà. Tre anni fa ho avuto l’opportunità di lavorare e collaborare con artisti, attrici, rapper, cantanti e gente del mondo dello spettacolo e grazie a loro la mia vocazione sta prendendo piede.
ILARIA – La musica, per te, cosa rappresenta oggi?
MOMKONG – La mia passione più grande. Passo giornate intere a dedicarmi ai miei progetti musicali. Ho una storia, anch’io, da raccontare ed intendo farlo attraverso la musica.
ILARIA – Prima di diventare famoso, cosa facevi?
MOMKONG – Giravo tutta Italia, anche se delle volte ero senza i soldi per il biglietto e per hotel, per andare ai concerti, per fare i live… tutto per inseguire il mio sogno: arrivare alle persone che contano! Ho capito che non bisogna porsi limiti perché tutto è possibile… basta solo volerlo!
ILARIA – Quanto contano i soldi per te?
MOMKONG – Tantissimo. I soldi non sono tutto, ma bisogna quotidianamente fare i conti con essi. I soldi sono la materializzazione di energia: scambiare soldi significa scambiare energia e potere. E ognuno di noi tende a gestire queste due cose in modo egoistico ed autonomo.
ILARIA – Ti piacerebbe essere milionario?
MOMKONG – Sì. Potrei produrre in autonomia ogni mio progetto. Inoltre potrei aiutare i miei genitori e mia sorella ad avere una vita lussuosa priva di sacrifici.
ILARIA – Una curiosità. Nomi di registi che adori?
MOMKONG – Tra cinquant’anni, quando la gente parlerà dei più grandi registi di tutti i tempi nominerà: Welles, Hitchcock, Kubrick, Scorsese e Spielberg… ne sono certo.
ILARIA – Una donna celebre che tu reputi molto forte?
MOMKONG – Frida Kahlo. Lei è considerata, da tutti, una delle figure femminili messicane più influenti del suo tempo. Riuscì a trascendere attraverso le sue innovative opere d’arte ed è attualmente ricordata come uno degli artisti più famosi del 20 ° secolo. Dalla pittura a questioni più personali della sua vita, Kahlo ha sempre cercato di fare le cose in modo diverso da quello che gli era stato poi assegnato. Il suo orientamento sessuale e la sfida agli stereotipi era un chiaro segno di rottura. Pertanto, è diventata un’icona di donne forti.
ILARIA – “La produzione artistica in Italia è ormai solo un’ombra del passato”. Sei d’accordo con questa affermazione? Se sì, perché?
MOMKONG – Mi trovi completamente d’accordo! Il perché, richiederebbe un approfondimento estremamente complesso. Penso sia un ‘problema’ abbastanza trasversale a tutte le società a capitalismo avanzato.
ILARIA – Come ti vedi nel 2040?
MOMKONG – Un rapper famoso in tutto il mondo. Mi vedo sposato e padre di famiglia. Spero che fino a quella data si possa ottenere, per tutti, un mondo più pulito. Se non mettiamo una luce in fondo al tunnel sarà un vero delirio per l’umanità.
ILARIA – Come superare quelle fasi della vita in cui non si ha voglia di far nulla?
MOMKONG – A volte è fisiologico un calo, non tanto di voglia in sè, ma determinato dal togliere l’energia dell’attenzione per la formulazione di nuovi obiettivi da raggiungere. Ad ogni modo, altrettanto giusto è porsi il quesito che questa condizione non celi una forma di alta pigrizia. Per superare tutto bisogna trovare una motivazione top negli hobby.
ILARIA – Un ultima domanda. Cosa ti senti di consigliare ai ragazzini che vogliono intraprendere la tua stessa professione?
MOMKONG – Di avere fiducia in loro stessi e di essere determinati. Non starò qui a raccontarvi balle, non vi dirò che tutto dipende solo dal talento. Il talento il più delle volte è la cosa che conta meno. E’ triste, ma prima uno se ne rende conto prima arriverà al traguardo. Prima del talento, l’unica capacità che serve per arrivare ad essere cantanti famosi è la costanza. Non bisogna mai cedere. Non bisogna mai abbandonare il proprio sogno di gloria.