“E coloro che furono visti danzare furono giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica.“ sembra quasi essersi ispirato a lei Friedrich Nietzsche pronunciando questo aforisma che vuole raccontare quanto gli impulsi dell’anima vadano oltre qualsiasi fisicità e appartenenza sociale. Lei è foggiana biondissima e appena venticinquenne e quando, venticinque anni fa, la colorata città pugliese le regalò i natali era un lui e si chiamava Luigi come si fa chiamare ancora oggi, in minigonna e tacchi a spillo, ma comunque affezionata a quel nome che dice averla accompagnata in anni di bullismo e averle dato il coraggio di ignorare l’idiozia e la cattiveria umana. Luigi, ormai da tempo romana di adozione, è ad oggi uno degli hair stilist più desiderato dai vip di tutta Italia ma non si accontenta di questo successo costato sudore e sacrificio e vuole spingersi oltre; vuole ergersi a rappresentante e portavoce di una categoria che, a suo dire, è ancora malrappresentata nell’esaltazione di concetti futili e non identificativi che spesso sortiscono effetti di ghettizzazione assolutamente controproducenti per l’intenzione semplice di appartenere alla normalità. La grinta è quella giusta e l’ambizione anche e non abbiamo dubbi che presto la vedremo in qualche talk a raccontare le sue idee e i suoi punti di vista e a ricordarci che “il corpo faccia quello che vuole… … noi siamo l’anima e la forma non conta!”

The Sweet Idleness di Iervolino ridefinisce il cinema del futuro
Un progetto cinematografico innovativo intreccia il talento delle persone con la potenza dell’intelligenza artificiale, generando racconti suggestivi, poetici e visionari che danno vita a un