GIOVANNI PONTICELLO RACCONTA LA SUA VITA IN UN LIBRO APPASSIONANTE
. Si tratta del suo racconto di vita, dai tempi dell’infanzia vissuta in collegio attraverso una serie di episodi (alcuni dai connotati misteriosi e per certi versi straordinari) che gli hanno permesso di distinguersi nel lavoro e nella vita. Sempre diviso fra sviluppo imprenditoriale e opere di carità, sia in Veneto (dove è la sua sede operativa) che a Santo Domingo. Il libro verrà presentato durante una serata che coinvolgerà il meglio dell’imprenditoria veneta e non, alla presenza di importanti personaggi dello spettacolo e della cultura.
La vita di Ponticello, soprattutto quella dalla nascita di suo figlio Kevin, è sempre stata improntata al duro lavoro.
Il giovane ha già avuto modo di distinguersi per abnegazione e fiuto imprenditoriale, CEO della DigitalVip, rappresentando il suo fidatissimo “braccio destro“. Kevin è il suo personale “ponte” verso il futuro, la possibilità di proseguire attraverso di lui un progetto multiforme che comprenda sia l’imprenditorialità su più fronti ma anche l’impegno verso le persone bisognose, un aspetto del suo quotidiano al quale non potrebbe mai rinunciare.
Da profondo credente, Giovanni Ponticello ha vissuto uno dei momenti più emozionanti della sua vita: l’incontro a Roma con Papa Francesco. Un privilegio che in molti sognano di vivere, ovvero essere al cospetto di un uomo che rappresenta il simbolo della pace, della fratellanza e della bontà. Insieme a lui c’era suo figlio Kevin, una presenza fissa ed imprescindibile in ogni cosa importante che vive. L’imposizione delle mani da parte del Pontefice ha rappresentato il culmine di quella giornata ed averla vissuta con suo figlio ne ha moltiplicato l’importanza. Un vero e proprio “incontro di anime” dal quale è uscito davvero rinvigorito. In quella occasione aveva dichiarato:
“Ho avuto un’infanzia non semplice, passata in collegio, spesso lontana dal calore di una famiglia. Poi la vita mi ha regalato molto, consentendomi di arrivare ad esaudire molti dei miei desideri. Ma non ho mai dimenticato da dove vengo. Per questo cerco sempre di fare attenzione a coloro che mi passano accanto”.