“Chef in Campo” e il successo inaspettato di share per questa terza edizione.
Torna Chef in campo, il format nato un pò per gioco, con un inaspettato successo di ascolti e già si parla di una quarta edizione. Anche in questa terza serialità una costruzione estremamente dinamica e moderna e ai fornelli si cimentano ancora una volta personaggi sportivi, conduttori, giornalisti e showgirl che, affiancati dallo Chef Andrea Palmieri, realizzano il piatto del campione raccontandosi attraverso le curiose domande del conduttore Anthony Peth.
A differenza delle precedenti edizioni, quest’anno gli ospiti cucinano un solo piatto per poter fornire ai telespettatori ricette più elaborate, in linea con lo stile editoriale della rete attraverso un racconto dettagliato di tutti i passaggi del piatto di puntata. Tra gli ospiti l’astrologa Terry Laimo, il regista Mario Maelaro, e il direttore di Ora Lorella Ridenti.
Anthony torna la fortunatissima trasmissione Chef in Campo, tu sempre al timone anche in questa terza edizione, quali sono secondo te i segreti del successo dei programmi di cucina e di questo contenitore nato un pò per gioco da un’idea alla realizzazione di un gruppo di professionisti Mediaset?
Sono contento di poter presentare ancora una volta questa attesissima oramai trasmissione, che tiene compagnia tutte le sere i telespettatori durante questa nuova stagione estiva. “Chef in Campo” è nato da un’idea del regista Mario Maellaro che, con la sapiente maestria dell’autore Mediaset Marco Marrocco, hanno dato vita ad una serialità ormai certa.
Quali sono le novità di questa terza edizione?
Due le grandi novità in questa III^ edizione: l’anteprima di ogni puntata è stata affidata al Bardender Tancredi Marco Fazzi e ai suoi cocktail, mentre a Terry Alaimo e ai suoi astri la chiusura del programma, riscuotendo un enorme successo. Anche quest’anno presente la rubrica esterna dedicata alle pizze condotta da Vittorio Cesarini presso Dalodi. Ogni ricetta è poi completata da un ottimo vino scelto con cura dall’esperto Matteo Carreri e da un dolce creato con maestria dalla Cake Creator Manuela Romiti.
Tanti gli ospiti che si alternano ai fornelli e tante le curiosità che riesci a scovare in ogn’uno di loro..
E’ bello quando ogni ospite si racconta; Spesso si ritrovano in difficoltà a dover cucinare la ricetta da loro scelta, e in quello stato d’animo che cerco di tirare fuori qualcosa di intimo e inedito, sempre con rispetto ovviamente. Ma attraverso questi momenti, nella cucina di Chef in campo, vengono fuori delle confidenze che il grande pubblico non ha mai conosciuto sui grandi artisti ospiti di puntata.
Questa è la terza edizione, e già si parla, visti gli ascolti molto buoni, di una quarta edizione?
Questo format richiede tanta attenzione, controllare tutto ciò che accade, intervistare il big di puntata, controllare le ricette, la preparazione del dolce, lanciare le varie rubriche, c’è tanto da gestire, ma la spontaneità predomina in tutto quello che accade.
Spesso durante le riunioni autoriali formuliamo una scaletta, ma puntualmente viene stravolta in puntata, comprese le domande che pensavo di fare all’ospite, ma poi tutto cambia… Questa terza edizione sta riscuotendo un grande successo, non mi aspettavo così tanta attenzione, credo dipenda ormai dall’attesissimo appuntamento che le serialità longeve costruiscono edizione dopo edizione. Per me sarà l’ultima questa, dopo tre anni è arrivato il momento di avventurarsi verso nuove avventure, mi piacerebbe molto lavorare con la stessa squadra e perchè no magari il prossimo format sarà sempre prodotto dalla A.F. Project e diretto da Mario Maellaro chi lo sa…
C’è stato un personaggio in questi anni di conduzione che hai incontrato e che porti nel cuore?
Non c’è un personaggio in particolare che sia passato inosservato alle mie curiose domande, per me ogni ospite è importante, e sono tutti uguali. Sono onorato di ricevere dei big dello spettacolo piuttosto che dei grandi campioni olimpionici. Ma fra tutti quest’anno si è toccata una tematica importante all’interno di una puntata. Parlo della battaglia contro il cancro, un tema a me molto caro. Parliamo della puntata con Carolina Marconi, che spesso avete seguito ultimamente per la sua lotta, ecco per me è stata una puntata dove il cuore e le grandi emozioni hanno preso il sopravvento, non era un programma di cucina, ma un programma dove poter gridare i propri diritti e annunciare la vittoria verso un mostro così brutto.