Addio a Pippo Baudo
Addio a Pippo Baudo, volto simbolo della televisione italiana. Il conduttore è morto a Roma il 16 agosto 2025, all’età di 89 anni. Nato a Militello in Val di Catania nel 1936, ha attraversato più di sessant’anni di storia televisiva, diventando un punto di riferimento assoluto per il pubblico e per la Rai.
Addio a Pippo Baudo, dunque, ma non al suo ricordo. La sua carriera iniziò negli anni Sessanta con Settevoci. Da quel momento divenne protagonista di programmi che hanno fatto la storia, come Domenica In, Fantastico e Canzonissima. La sua presenza elegante e autorevole ha accompagnato milioni di famiglie italiane davanti al piccolo schermo.
Il nome di Baudo è legato indissolubilmente al Festival di Sanremo. Lo ha condotto per tredici edizioni, dal 1968 al 2008, stabilendo un record ancora imbattuto. Non fu soltanto presentatore, ma anche direttore artistico, con la capacità di rinnovare il festival e dare visibilità a giovani talenti.
Il conduttore siciliano è stato anche un grande scopritore di artisti. Andrea Bocelli, Lorella Cuccarini, Heather Parisi e molti altri devono a lui i primi passi sul palcoscenico. Baudo sapeva riconoscere il talento e aveva il coraggio di proporre volti nuovi, contribuendo così a trasformare lo spettacolo italiano.
La notizia della sua morte, annunciata dall’amico e avvocato Giorgio Assumma, ha suscitato dolore e cordoglio. Dalla politica al mondo dello spettacolo, fino ai semplici telespettatori, tutti hanno voluto ricordare un uomo che ha fatto parte della vita del Paese.
Addio a Pippo Baudo significa salutare non solo un conduttore, ma un’epoca. La sua figura resterà per sempre legata all’idea di televisione italiana. Ha raccontato un’Italia che cambiava e, con il suo stile unico, ha saputo unire il pubblico attorno ai grandi eventi televisivi.
Con la sua scomparsa si chiude una pagina fondamentale della cultura popolare, ma l’eredità di Baudo continuerà a vivere nei programmi che ha creato e nei ricordi di chi lo ha seguito con affetto.

