All’ISS Europa Unita di Lissone Mazzini sembra non essere un ospite gradito. La notizia è stata riportata sulle pagine del quotidiano nazionale La Verità, denunciata da Francesco Borgonovo, vice-direttore del medesimo giornale. Il giornalista avrebbe infatti dovuto tenere presso l’istituto tre appuntamenti rivolti alle classi quarte
e quinte per fornire informazioni biografiche e di pensiero sul patriota genovese, leggendo assieme agli studenti alcuni estratti dei suoi scritti. L’incontro era stato fortemente voluto da un gruppo di allievi, convinti che l’analisi di una simile figura del nostro Risorgimento avrebbe potuto “risvegliare le coscienze dei giovani in senso patriottico”.
A questo punto, dopo le proteste di alcuni docenti, sarebbe intervenuto il Preside, chiedendosi se fosse veramente centrale la figura di Mazzini, e soprattutto adeguata a risvegliare gli animi in senso patriottico, differentemente da un tema come quello della Resistenza del 1943-‘45. CulturaIdentità, presente sul territorio brianzolo da oramai più di 2 anni, non poteva certamente rimanere in silenzio davanti a un tale scempio educativo. L’associazione culturale fondata da Edoardo Sylos Labini, presente in tutta Italia, ha dedicato
infatti il suo ultimo numero mensile proprio a Mazzini, nell’anniversario dei 150 anni della sua morte. Proprio nella conferenza di presentazione del mensile, “Disco Risorgimento: una storia romantica”, presso la Sala del Gonfalone di Regione Lombardia, tenutasi lo scorso 18 Marzo, sono state spiegate le ragioni dell’attualità della figura di Mazzini e della sua grandezza. Alla conferenza aveva partecipato in collegamento telefonico proprio Francesco Borgonovo. “Cultura è volontà di sapere e conoscere. È impensabile che una occasione di arricchimento per gli studenti brianzoli come questa sia stata bocciata senza valide motivazioni. Ci sforziamo ogni giorno di portare cultura sul nostro territorio: abbiamo dedicato approfondimenti a Pio XI, il Papa di
Desio sotto i difficili anni della II Guerra Mondiale, a Sesto inaugureremo i giardini identitari ‘Eleonora Duse’, abbiamo parlato dell’apporto dei comuni di Brianza al Risorgimento, senza paura di toccare personaggi scomodi. Non possiamo cancellare figure storiche o eventi solo perché sgraditi a certi partiti, perché l’identità culturale non ha colori” – commenta Francesca Giarmoleo, responsabile regionale dell’associazione.
“Non possiamo accettare un simile comportamento, specie nelle scuole, centro educativo per eccellenza. Questa cancel culture fa rabbrividire ed è sintomatica di un Paese che ancora oggi,
Vittima di un’ininterrotta egemonia culturale del PCI, fatica a digerire tutto ciò che non sia allineato a sinistra nel suo passato. “ – ha concluso Alessandro Taddei, collaboratore dell’associazione in Brianza.