Emanuele Carlo Ostuni svela la sua ultima commedia Le Vanitose

L’artista milanese (Incantesimo 8, Apparentia, I Giorni dell’abbandono) ritorna al cinema sul set di “Vanitose”regia di Giorgio Molteni (Capri, Cuori Rubati, Il Servo Ungherese) che per questa occasione dirige una commedia a tratti grottesca sul mondo femminile e le sue ambizioni artistiche che culmineranno in un capodanno tristemente scoppiettante.
Il cast vede Daniela Terreri (Provaci ancora Prof,Don Matteo 8) la piacentina Valentina Di Simone, Davide Berti, Angelo Catania ,Giovanni Forlini ,Renzo Sinacori, Rudy Marco Zecca, e ulteriori presenze femminili a sostegno della trama.
Emanuele Carlo Ostuni, lei è l’Assessore Giulio Nairotti  com’e ’ stato lavorare con Giorgio Molteni che in questo lungometraggio è anche sceneggiatore insieme a Giancarlo Mangione e Raffaella Verga…?…
Avevamo sfiorato l’occasione di lavorare insieme molti anni fa ma fu preferito un altro per il ruolo del protagonista,questa volta grazie anche al produttore Cesare Geremia Giromini,la nostra collaborazione si è potuta concretizzare. Lei è anche docente all’Accademia Superiore Nuovo Cinema www.accademianuovocinema.com alcune ex allieve hanno avuto la possibilità di recitare come hanno risposto a questa esperienza…?

Spero bene, questo è un lavoro che si impara sul campo al di la del talento e degli studi di recitazione.

In passato ha lavorato in film d’autore con sceneggiature impegnate, uno dei suoi esempi è stato Gian Maria Volonte’e le opere Shakespeariane in modo particolare l’Amleto perché…?.

Volontè anche lui milanese ,anti divo è stato uno dei più grandi attori del cinema italiano, William Shakespeare ha saputo raccontare tutti i sentimenti e le contraddizioni umane ,l’amore , il dilemma dell’esistenza, l’accettazione del se ,la lussuria, l’incesto, la sete di potere ,l’odio, la vendetta e il complesso Edipico.

Lei ha un sogno cinematografico in questo senso…?.

Vorrei portare al cinema l’Amleto pensi che il primo Amleto Cinematografico fu prodotto dalla MILANO
cinematografica nel 1908 per la regia di Luca Comerio anche se la prima grande trasposizione internazionale fu quella di Laurence Olivier attore,regista,produttore e premio Oscar (1948),Franco Zeffirelli (1990) con Mel Gibson e la versione di Kenneth Branagh (1998) sono punti di riferimento che ho sempre AMATO…(NN)…

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